SOLO QUEST’ANNO AVETE LA MUFFA IN CASA

La risposta potrebbe essere molto articolata ma principalmente occorre verificare lo stato meteorologico in atto. L’inverno 2013-2014 è stato particolarmente piovoso, umido e caldo. L’umidità nell’aria è il principale fattore scatenante le muffe. Per cercare di spiegare la situazione occorre segnalare due concetti:

a)       La differenza di temperatura tra due ambienti con la stessa umidità, ma temperature diverse, favoriscono la trasmigrazione del vapore contenuto nell’ambiente più caldo verso quello più freddo fino al punto di saturazione di quest’ultimo. Quando l’ambiente freddo raggiunge il punto di saturazione il vapore non trasmigra più.

b)       Più un ambiente è freddo più l’umidità è bassa.

Nel nostro caso l’elevata umidità dell’aria e una temperatura costantemente sopra lo “0” hanno ridotto la trasmigrazione del vapore contenuto negli ambienti interni, verso l’esterno ristagnando nei punti più freddi e favorendo la formazione di muffe. In questo caso bisogna “cogliere l’attimo” ovvero arieggiare quando l’umidità esterna è molto bassa. Isolare, per ridurre le perdite di calore, ed arieggiare, per ridurre l’umidità negli ambienti, avrebbe ridotto o risolto questo fenomeno, ma questo comporta una serie di investimenti per migliorare le prestazioni energetiche del fabbricato.

Il parco fabbricati italiano è per l’85% non sufficientemente isolato, vale a dire in una classe energetica molto alta.

 

K1.jpg è studiata per annullare i fenomeni di condensa e muffa indotti dalle mutevoli variazioni climatiche.

 

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